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Detto anche rapanello, radice o ramolaccio, il ravanello è la radice di forma più o meno sferica della pianta Raphanus sativum appartenente alla famiglia del Daikon, coltivata in Giappone.
Tipico ortaggio primaverile e di inizio estate, i ravanelli sono ipocalorici ma ricchi di principi nutritivi; buccia rossa e polpa bianca hanno più proprietà di quante si conoscano.
Le caratteristiche di questo ortaggio sono il suo sapore leggermente piccante e pungente e la croccantezza. Sono utili per la salute sia del fegato che dei reni, contribuiscono al rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso. Vengono molto usati in fitoterapia.
VALORI NUTRIZIONALI
Il ravanello è molto ricco di vitamina B e C e di ferro. 100g di ravanelli contengono:
Kcal: 11 - Kj: 45
Acqua: 95,6g
Carboidrati: 1,8g
Zuccheri: 1,8g
Proteine: 0,8g
Grassi: 0,1g
Colesterolo: 0g
Fibre: 1,3g
Sodio: 59mg
Potassio: 240mg
Ferro: 0,9mg
Calcio: 39mg
Fosforo: 29mg
Vitamina B1: 0,03mg
Vitamina B2: 0,02mg
Vitamina B3: 0,4mg
Vitamina C: 18mg
BENEFICI
Il ravanello ha proprietà depurative e diuretiche, stimola l’attività del fegato e della cistifellea, concilia il sonno e contribuisce al rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso.
Ricchissimo di acqua (oltre il 95%), è ricco di vitamine del gruppo B, acido ascorbico (vitamina C) e sali minerali, che assorbe dal terreno.
Sotto forma di infusi e decotti, sono un ottimo sedativo della tosse e sono utili contro le infezioni delle vie respiratorie, mentre i suoi semi sono un blando lassativo.
I benefici terapeutici dei ravanelli sono molto sfruttati nel campo fitoterapico.
Tra le caratteristiche benefiche troviamo:
• antispasmo
• antielmintica: può essere utilizzato per eliminare parassiti e vermi
• antisettica-antibatterica
• diuretica e astringente: se consumato frequentemente è in grado di limitare la secrezione dei liquidi
• depurativa
• antiscorbutica grazie alla presenza di vitamina C
• stimolante della digestione
• lassativa: i semi mescolati con acqua stimolano il transito intestinale
COME SCEGLIERLI
Sono preferibili quelli di piccole dimensioni, diversamente potrebbero essere legnosi.
Un altro aspetto da controllare sono le foglie: quelle non appassite sono indice di freschezza.
CONSERVAZIONE
Il ravanello è un ortaggio che si mantiene circa 6-7 giorni; è necessario consumarli prima che le foglie si affloscino.
Possono essere conservati in frigorifero, nello scomparto della frutta e verdura.
CONSUMAZIONE
Pulire i ravanelli togliendo punta e foglie, poi lasciarlo in acqua fredda per qualche ora, così da farli diventare ancora più croccanti.
I ravanelli si consumano generalmente crudi: nelle insalate, in pinzimonio o come contorno. In alcuni paesi europei vengono consumati anche cotti e stufati.
Una ricetta sfiziosa e divertente è quella delle Chips di ravanello: affettate a rondelle sottili, condite con olio, sale, pepe o spezie e infornateli tra due fogli di carta da forno fino a quando non saranno croccanti.
Dei ravanelli possiamo utilizzare anche le foglie: bollite con un goccio di olio e un pizzico di sale oppure mescolate al posto degli spinaci per una frittata o una zuppa. Ottime con le patate, si prestano anche a squisite crocchette.
CONTROINDICAZIONI
I ravanelli possono avere delle controindicazioni, soprattutto se si eccede nelle quantità.
Essi infatti possono portare irritazione alle pareti gastriche e intestinali e causare flatulenza.
Il loro consumo è sconsigliato per soggetti con gastrite, reflusso gastroesofageo, calcoli renali, colite o colon irritabile.
STORIA
Il ravanello ha origine oltre tremila anni fa in Asia Orientale, soprattutto in Cina e in Giappone.
Veniva utilizzato come rimedio contro la febbre, nella medicina orientale era impiegato anche per combattere ulcerazioni cutanee, gonfiori e affezioni della pelle.
LA PIANTA
La pianta Raphanus sativumIl Raphanus sativum è una pianta annuale con ciclo vegetativo molto breve, originario delle zone della Cina e del Giappone.
La parte aerea si presenta con delle foglie lobate abbastanza piccole coperte da una peluria sulla pagina superiore. Alla base della pianta, invece, le foglie sono piccole.
I fiori, di colore bianco violaceo, sbocciano circa 3 mesi dopo la semina, e da questi si formano i frutti di colore rosso scuro.
Nel nostro paese possono raggiungere mezzo metro di lunghezza e 2kg di peso.
Esiste anche una varietà di colore bianco.
COLTIVAZIONE
Il nome "ravanello" deriva da raphys (rapa), legato al latino raphanus. Anche in lingua persiana "rafe" significa "apparizione rapida", che deriva dalla veloce germinazione dei semi.
La semina dei ravanelli può avvenire da febbraio a ottobre, in ogni caso è meglio evitare i mesi più freddi dell’anno.
Questa pianta si adatta a numerosi tipologie di terreno, ma predilige quelli ricchi di sostanze organiche, calcarei e irrigui; la piccantezza dipenderà proprio dall’umidità del terriccio e dal periodo in cui viene effettuata la raccolta.