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Carciofi

proprietà, benefici, caratteristiche



I carciofi sono ortaggi ricchi di principi attivi che conferiscono proprietà depurative, digestive e anti-colesterolo, utili per il fegato e per disintossicare il nostro organismo.

Nei carciofi sono presenti alcuni minerali:
Cinarina: sostanza che deriva dall’acido caffeico, essa conferisce al carciofo il caratteristico sapore amarognolo. Questa sostanza è capace di abbassare i livelli di colesterolo cattivo, favorendo la diuresi e la secrezione biliare. Per trarne i suddetti benefici, però, è necessario consumare i carciofi crudi in quanto è una sostanza termolabile.
Ferro: stimola vari organi quali fegato, milza e intestino. Garantisce un adeguato apporto di ossigeno alle cellule poiché stimola la produzione di emoglobina.
Rame: fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso e del sistema cardiaco. Il rame è molto importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario in quanto mantiene il livello corretto di globuli bianchi nel sangue.


VALORI NUTRIZIONALI
100g di carciofi apportano:
• Kcal: 22
• Proteine: 2,7g
• Grassi: 0,2g
• Carboidrati: 2,5g
• Zuccheri semplici: 1,9g
• Fibre: 5,5g

BENEFICI
Protettori del fegato: la principale caratteristica del carciofo è quella epatoprotettrice: nelle foglie del carciofo è presente la cinarina, una sostanza che favorisce la diuresi e la secrezione biliare, davvero molto utile a contrastare patologie come l’epatite e la cirrosi. E’ necessario, però, consumare il carciofo crudo per beneficiare di questa proprietà.
Digestione: la cinarina favorisce i processi digestivi, in particolare stimolando la secrezione biliare.
Diuresi: la presenza di potassio e cinarina, importanti per la depurazione renale, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna contrastando la cellulite.
Regolazone del transito intestinale: essendo ricchi di fibre, contribuiscono a regolarizzare il transito intestinale in caso di stipsi e aiutano a ripulire il colon da scorie e tossine.
Diabete: ideali per i soggetti che soffrono di diabete, sono ricchi di inulina, un polisaccaride che non essendo utilizzato per la produzione di energia, migliora il controllo della glicemia nei diabetici.
Colesterolo cattivo: riduce i livelli di colesterolo cattivo nel sangue grazie alla presenza di inulina, così da prevenire le malattie cardiovascolari.
Antiossidanti: contrastano l’azione dei radicali liberi. Nel cuore dei carciofi si trova l’acido clorogenico, un forte antiossidante che aiuta nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e arterosclerotiche.

COME SCEGLIERLI
Andremo a cercare quelli più compatti e pesanti, con le punte chiuse e porca barba al loro interno. È preferibile scegliere gli esemplari più piccoli, ma non eccessivamente.
Le foglie esterne (chiamate "brattee") devono avere colore verde scuro senza macchie, quelle interne dovranno essere tenere e di colore verde chiaro.
Il gambo dovrà essere sodo al tatto, tenero, non ammaccato e senza parti molli o ingiallite.

CONSERVAZIONE
Quando i carciofi sono molto freschi ed hanno il gambo lungo è possibile conservarli immersi in acqua.
Per conservarli in frigo occorre togliere foglie esterne e gambo, lavarli, asciugarli e metterli in un contenitore a chiusura ermetica: si conserveranno per 5-6 giorni.
E’ inoltre possibile congelarli dopo averli puliti, sbollentati in acqua con succo di limone e lasciati raffreddare.

CONSUMAZIONE
Il miglior modo per consumare i carciofi è certamente mangiarli crudi così da beneficiare a pieno delle proprietà epatoprotettrici e antiossidanti.
Andrebbero puliti solo al momento di cucinarli in quanto, una volta tagliati, le parti esposte all’aria si ossidano velocemente e anneriscono; per evitare ciò è sufficiente immergerli in acqua e limone.
Per la preparazione dei carciofi è necessario tagliare la parte del gambo dura e legnosa, eliminare le foglie esterne più dure, lasciando quelle morbide e chiare e tagliarne la parte superiore.
Con la punta del coltello si scava leggermente all’interno per eliminare le spine interne e togliere la peluria, detta "barbetta".

Per assimilare maggiormente il ferro contenuto nei carciofi, si consiglia la consumazione associata a cibi ricchi di vitamina C.
Il gambo dei carciofi teneri può essere consumato crudo, dopo averlo privato dello strato esterno.
E’ anche possibile riutilizzare l’acqua di cottura per zuppe e minestre in quanto contiene molti sali minerali.

Dopo aver pulito i carciofi ti accorgerai di avere le mani annerite: strofina subito del limone sui polpastrelli in modo energico, altrimenti potrebbe rimanere anche per diversi giorni.
Un altro metodo efficace è la farina di granoturco mista acqua, oppure la farina di cocco o ancora il bicarbonato con acqua.

CONTROINDICAZIONI
Il consumo di questo ortaggio è sconsigliato nei soggetti che soffrono di calcoli biliari in quanto potrebbero provocare l’ostruzione o anche il blocco del dotto biliare, che può avere come conseguenza le coliche.
Vietata l’assunzione a chi soffre di allergia alle piante della famiglia delle Asteraceae; si sconsiglia anche alle donne durante il periodo di allattamento poiché questo ortaggio inibisce la secrezione di latte.
Infine, la grande quantità di fibre presenti nel carciofo (in particolare l’inulina), potrebbero creare fenomeni fastidiosi per coloro che presentano abbondanti fermentazioni intestinali.


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